Il primo è stato quello a Masad, una metropoli da 2,5 milioni di abitanti nel nord est dell’Iran, nel 2015. Poi è arrivato quello in Pakistan, esattamente il 15 gennaio 2016, seguito da quello in Cina il 29 gennaio 2016 e poi ad Amman in Giordania, il 21 novembre 2017, in Svezia per il Natale 2018, in India e anche in Italia.
A Monza,
poi, non parliamo di muri ma 20 alberi vestiti di vestiti. E poi a Desio
che qualche anno fa aveva addirittura allestito point “gentili” nelle cabine
telefoniche dismesse.
Anche in Piazza
Fiera a Trento c’è un Muro della Gentilezza, tra l’altro dipinto con un
murales che rappresenta un corridoio con dei palloncini che trasportano tanti
abiti.
E poi tanti
altri, sparsi in tutta Italia, compreso a Bologna dove si usano anche gradinate
e transenne. E poi non ricordare il Muro della Solidarietà a Bari,
a Prato che è in Toscana ma anche a Pinerolo in Piemonte, a Catania
e anche a Pistoia. Ma non è tutto perché nel Comune di Roseto Capo
Spulico, in Provincia di Cosenza, perciò in Calabria, la gentilezza oltre
ad un muro è anche un valore istituzionale, tanto da essere tutelata da
un apposito assessorato rivestito dalla giovane Francesca Perla.