In rappresentanza dell’Italia, la sua canzone, “Fai rumore”, con cui aveva già conquistato il Festival di Sanremo di quest’anno, è arrivata dritta al cuore di tutto il mondo, sia per la straordinaria interpretazione in un’Arena di Verona deserta e magica, tra l’altro illuminata soltanto dal blu europeo sulle scalinate e dal tricolore sugli archi, sia per il messaggio di speranza di un testo che in modo incredibile si è adattato al drammatico momento che tutto il pianeta sta vivendo.
Ricordiamo
che l’evento quest’anno non è stata quella competizione canora a cui siamo
abituati e che ogni anno conta oltre 200 milioni di telespettatori per la
finale: per l’edizione 2020 41 artisti di 41 Paesi ma niente pubblico
e niente votazioni. Insomma, uno show per unire l’Europa. Le
interpretazioni sono state realizzate nelle rispettive location di ogni stato e
in onda sono andati i vari video commentati per l’Italia da Flavio
Insinna e Federico Russo.
Un
testo che, Diodato aveva scritto invitando ad abbattere i muri
dell’incomunicabilità, a manifestare la propria umanità e che in
questi mesi ha finito per essere cantato a squarcia gola dalla gente dai propri
balconi, diventando l’inno popolare per esorcizzare quella paura e quel
silenzio surreale delle città in confinamento domestico. Un messaggio
adesso percepito e condiviso forte e chiaro da tutta Europa. Il commento di Diodato?
“Diodato La musica abbatte tutte le barriere e crea unità”.