Sotto la sua lente il muralismo, l’urban design, ma anche graffiti, street art e affini
Qui gli artisti
si studiano, si definiscono e se ne imparano i diversi stili: dai realisti e
gli astrattisti fino ai figurativi, passando per i suprematisti e i geometrici.
Perché a Napoli? Perché secondo il Direttore Luca Boriello, Napoli si sta affermando da anni come la città italiana pioniera nelle dinamiche della street art.
Il progetto è nato
dalla collaborazione tra l’Università e Inward che è Osservatorio
Nazionale sulla Creatività Urbana, urban design e tutti i linguaggi della
creatività urbana emergente.
L’opera qui è vista come incontenibile ingegno da manifestare
tanto che Inopinatum sta a significare appunto “imprevista
impertinenza”, quella che spesso non si concilia con chi ha dato l’ok
all’esecuzione, ma che proprio per questo nei vari contesti ne sollecita spesso
ulteriori riflessioni.
La street art negli anni si è evoluta, entrando a pieno titolo nel
grande mondo dell’arte. Non è un caso che anche la firma del reale nome
dell’artista abbia nel tempo preso il posto dello pseudonimo che ormai si
utilizza sempre meno, anche per quella voglia di giusta paternità autoriale dettata
dal riconoscimento della propria cifra stilistica.