Sergio Piyadi e Silva Bos |
SANREMO (IM). “Cosa voglio? STUPIRE!” Una Gioconda
che par vera, in un incredibile gioco di chiaroscuri. Con un piede nel
passato del famoso dipinto del ‘500 e un piede nella contemporaneità
dell’ “Iperrealismo”, il giovanissimo Sergio Piyadi a SanremoArtGallery lascia tutti di stucco e pare che a stupire ci sia riuscito davvero.
Veronese di adozione, nato a Catania a 16 anni affronta la sua prima
mostra, a 17 è in esposizione nel cuore della sua città, a 18 sulle
pagine dei giornali e fiero di già numerosi concorsi di disegno vinti.
Dall’anno scorso la sua personale ha iniziato a uscire dalla sua regione
proponendosi nelle Marche, in Trentino ed oggi, ventenne, eccolo nella
Rassegna SanremoArtGallery, la maratona Internazionale
di Arte Visiva e Letteraria che si sta tenendo fino al 25 giugno nelle
sale esposizione del Teatro Ariston.
“Tutto parte da un’idea che ho in testa: - descrive appassionatamente Sergio alla giornalista Silva Bos con cui si è intrattenuto per una piacevole intervista -
scatto una foto del soggetto che voglio realizzare dopodiché si inizia
il lavoro, prevalentemente di matita su carta. Non è un semplice
ritrarre perché attraverso la fotografia sono io che scelgo il soggetto,
ne scelgo anche l’espressione, la luce…”
Un lavoro che esige, perciò, una conoscenza artistica e una fatica doppie, sia nel campo del disegno che in quello fotografico.
Sergio Piyadi e Silva Bos |
Per il giovane artista Sergio Piyadi, oggi il web, insieme a eventi di grande richiamo come SamremoArtGallery 2014,
si sta rivelando una preziosa vetrina, soprattutto nell’ambito dei
social come Facebook in cui la sua pagina gli ha già permesso numerose
opportunità.
Finito il Liceo Artistico, adesso vorrebbe frequentare un‘Accademia
di Belle Arti, magari a Milano, Firenze; ed è certo che la sua passione
in questo lo aiuterà. “Far scoprire questa tecnica alle persone che credono di non essere interessati al disegno è una sensazione grandiosa! - chiosa con un sorriso -
C’è gente che ora, grazie a me, afferma di aver scoperto quanto è
divertente ‘giocare’ con l’arte del disegno. E questa è già la mia più
grande vittoria!