Wilma Tamborini |
SANREMO (IM). La Poetessa e Scrittrice Wilma Tamborini dal 14 Giugno 2014 è Socia Onoraria del Centro culturale SanremoArte2000.
E’ il riconoscimento che Le è stato attribuito dallo stesso
Presidente dell’Associazione, cav. Casimiro Dell’Arco Talarico, durante
la premiazione ufficiale del 6°Premio Letterario PoetiINSanremo - Omaggio ad Angelo Barile che si è tenuta sabato scorso durante SanremoArtGallery 2014-Le Meraviglie dell’Arte Visiva e Letteraria, aperta al pubblico gratuitamente ancora fino al 25 giugno.
Per lei un giusto
riconoscimento meritato “per essersi distinti nella divulgazione
artistica, e per l’impegno dimostrato nel divulgare la cultura,
promuovendo un giusto sostegno nel sociale e per il progresso dell’umana
civiltà”.
Numerosi i riconoscimenti ottenuti nella sua carriera in cui scrittrice a lei pare di essere stata da sempre “le mie sensazioni inizialmente le scrivevo su foglietti e fogliettini che si potrebbero anche definire diari o meglio commenti e rapporti con me stessa. - spiega con orgoglio - Più
avanti ho scritto filastrocche per bambini e poesie, molte di queste
pubblicate. Infine ho scritto un libro di prossima pubblicazione. Mai
però ho smesso di scrivere le mie sensazioni poetiche”.
Un percorso poetico
iniziato da piccolissima, a 6 anni quando viveva con nonna e la zia che
aveva un grande giardino e in questo c’erano 2 siepi di rose, una di
grandi rose bianche e una di roselline rosa. “Io stavo seduta per
terra e osservavo i colori e le sfumature dei petali, il vento era dolce
e l’aria profumava di primavera. In quel momento magico la mia anima
cantava. Tutto era poesia , armonia, dolcezza. Lì proprio lì ho
incontrato la poesia”. Un incontro con la poesia che per lei avviene ogni giorno perché il vero processo creativo è “ascoltare
‘il sentire’, ‘osservare il bello’. E’ danzare la danza del Creato.
Ogni giorno si può ‘vedere’ attorno a noi la poesia. Dio Creatore ha
regalato ai propri figli l’armonia della e nella poesia, sta ad ogni uno
di noi saperne cogliere la Magia”. E oggi la consapevolezza
dell’età matura, quella che lei pensa sia un punto di forza perché porta
nuove conoscenze; pesanti o gradevoli che siano è da questo vivere che
nasce la saggezza.
I suoi ‘amori’ artistici con cui si
intratterrebbe per far due chiacchiere? Foscolo e Ungaretti, anche se il
suo ultimo libro, più distante da autori di questo genere, si può
definire ‘cronaca attuale di uno spaccato di vita italiana’: un
raffronto fra chi deve vivere affidandosi a colf, badanti o assistenti
personali e le difficoltà che le stesse presentano giungendo da paesi e
culture molto dissimili dalle nostre. “Ho descritto varie storie reali da me personalmente vissute, usando nell’esprimermi un pizzico di ironia”.
I temi dei suoi testi
si rifanno al proprio vissuto: il più bello è l’incontro con il suo
cuore quando avverte il bisogno di esprimersi, spaziando nel profondo
dei sentimenti. Ama la poesia moderna, con versi non legati da rime
regolari, ma sostituite da assonanze e rime alternate. La sua una
musicalità lieve, nell’intento di donare un attimo di armonia, una
carezza poetica, e far provare un sentimento, un pensiero. Tra le sue
righe ricordi, spicchi di vita personale ma anche atmosfere non vissute
così che anche le nuove generazioni imparino a conoscere epoche
lontane, descritte in vari modi anche attraverso la poesia. Molti
giovani purtroppo sono lontani da realtà antiche, che hanno creato le
realtà del loro moderno vivere, dove spesso la chiusura verso l’armonia e
il bello è presente in maniera sgradevole”.
Insomma, per lei per
cui senza la poesia non esisterebbe ‘questa’ Vilma, è la poesia
dell’infinito che ognuno di noi potrebbe trovare all’interno del proprio
cuore.
Scrivere, secondo Wilma Tamborini,
è qualcosa di assolutamente innato, impossibile cercare di creare ciò
che non senti nell’anima. E per farlo al meglio, lei ha una ricetta
magica: “Guarda nel cielo la falce della luna appena nata, ascolta il
vento che ti canta fra i capelli, lasciati incantare dal suono flautato
del ruscello, ascolta l’ultimo garrire della rondine che torna a casa. Osserva i fiori che danzano nella brezza della sera e scoprirai una cosa
splendida, la poetica armonia del Creato”.