Vera Veneziano |
SANREMO (IM). La tela intitolata ‘Verso
l’ignoto’ che l’artista romana Vera
Veneziano espone nella Rassegna
Internazionale SanremoArtGallery che si sta svolgendo nelle sale espositive
del Teatro Ariston - famoso per accogliere il prestigioso Festival della
Canzone Italiana - è un vero grido di drammaticità ma, al contempo, di forza
positiva.
Una figura
femminile attirata, quasi completamente assorbita - lo racconta al meglio un
suo braccio già non più visibile - da una forza superiore: è, in fondo la
metafora dell’animo umano in un momento così particolare come quello che la
società sta vivendo oggi: una tragicità dalla quale, però, si può e si deve
dare possibilità di uscita, di fiducia nel futuro.
Alla giornalista Silva Bos che l’ha intervistata
sottolinea che sia una pittura simbolica, come anche il dominio del blu, ben
racconta. Le tonalità della sua fredda gamma sono sferzate da pennellate di
tinte pastello che aprono energia e luce, impercettibili voli di uccelli, ali
vive di speranza.
Il background di
Vera Veneziano, che la vede nascere
astrattista, la porta a presenziare in molte città e in svariate mostre personali
e rassegne. Un’artista, Vera Veneziano,
definita polivalente per la sua facilità di passare dalla pittura materica al
mosaico come all’iconografia, arte come lei sostiene, è scritta “e non dipinta come molti sostengono che sia”.
Per realizzare un’icona, è bene, sapere, la Veneziano impiega anche sei
mesi. Si tratta di pittura bizantina che richiede pieno rispetto dei canoni che
lo stesso stile richiede. Uno studio che, per conquistare a pieno la competenza
e l’estro di cui ella ha bisogno, assorbe tutto il suo essere, come
l’esperienza in un monastero di clausura che ha voluto vivere per attingere,
attraverso la preghiera e la concentrazione, la forza e la guida illuminante
necessaria per approcciarsi al progetto.
Con le sue
opere, a cui ormai dedica tutto il proprio tempo con studi e ricerca continui,
si dona generosamente all’osservatore a cui fa arrivare messaggi ed emozioni,
ma valuta e sceglie con accuratezza gli eventi a cui partecipare. Ai giovani la
sua raccomandazione: “Mai farsi inglobare
in un sistema, non si deve mai bloccare l’arte”. Ci vuole il coraggio di
esternare sempre e senza condizionamenti quell’energia che sfocia
nell’ispirazione artistica del momento”.