Bajardo |
BAJARDO (IM). Pensi “tranquillità, buona aria e buona tavola”
e dici Bajardo. A 910 metri di
altitudine, questo antico borgo pigramente arroccato su una montuosità delle Alpi
Marittime a circa 20 chilometri da Sanremo e raggiungibile sia dalla Vallata di
Ventimiglia che da quella di Arma di Taggia, è stato fondato intorno al 900
a.c. dai Celti sotto la guida dei loro sacerdoti Druidi.
Con un microclima davvero
particolare - tanto da essere soggiorno raggiungibile via ‘omnibus’ (carrozza
trainata da cavalli) consigliato dai medici già nei primi del ‘900 - e paese
amato dall’indimenticato artista disegnatore Antonio Rubino che qui volle trascorrere i suoi ultimi anni di vita,
oggi è costituito da poco più di 300 anime. Ed è proprio anche grazie a questa
caratteristica che probabilmente Bajardo ha saputo custodire intatti quei “sapori”
di un tempo.
Sapori, appunto. Una cucina
genuina quella, per esempio all’Agriturismo
La Pineta in cui Ivano Gaminera, figlio di Giuseppe (alias “Garibaldi” per
la sua storia patriottica locale e famoso per la sua ospitata col suo allevamento
di cinghiali negli anni ’80 nella trasmissione tv della Rai Portobello condotta
da Enzo Tortora) propone in un appetitoso menù anche ottimi tagliolini alle
erbette e ravioli alle ortiche. “Per entrambi le ricette - racconta confidenzialmente
Ivano - è mamma Chechina, vera artefice in cucina, a occuparsi delle materie
prime (tanto da custodire il segreto per non farsi irritare dalle ortiche).Da
non perdere, inoltre, il particolarissimo cinghiale alla frutta, altro punto di
forza graditissimo dai turisti.
Fiore all’occhiello del Ristorante Jolanda sono piatti di
selvaggina da far venire l’acquolina in bocca oltre che meravigliosi funghi
porcini, tanto belli da sembrare dipinti e in bocca dal gusto irresistibile e
avvolgente grazie alla sapiente destrezza del proprietario e chef Massimo
Crespi, e prima di lui si sua mamma Lidia.
Da asportare, per ritrovare a casa
il gusto di una giornata bajocca, sono i tipici ravioli locali con le erbette e
i tradizionali crustoli (frittelle di farina zucchero, uova, lievito di birra e
scorza di limone, protagoniste indiscusse di feste e banchetti paesani) da
sempre punte di diamante di Vittoria
nel suo negozio di generi alimentari e giornali.
Di stile e sempre affollatissima l’Osteria Ra Culeta soddisfa il palato
oltre che con un variegato ventaglio enologico di alta qualità, dolci e piatti
tipici del territorio, anche con gli sfiziosissimi “bajoccoli”, particolarissimi
dolcetti a base di olio, farina e zucchero realizzati, come cd’altronde tutto
quello che offre la cucina, dalle impareggiabili mani di Rita, titolare del
locale e moglie del Primo Cittadino, Jose Littardi per cui questo paese
rappresenta “un autentico tesoro, tuffato nel verde e tutto da scoprire”. “Ho
ideato e realizzato il “bajoccolio” - spiega Rita in esclusiva e con giusto
orgoglio - per tentare di ottenere una
piacevole combinazione tra un biscotto dolce e il nostro rinomato olio di Bajardo
così tanto apprezzato per le sue qualità organolettiche e di sapore”. E
successo è, tanto che i risultati delle analisi di laboratorio dell’Istituto
Europeo di Bruxelles nel 2010 hanno ufficialmente dichiarato il “bajoccolio” (la
cui ricetta è stata saggiamente brevettata) tra i migliori e più genuini
prodotti alimentari a livello mondiale.
Tutto questo, unito alle
testimonianze della sua storia di terra risorta dalle ceneri del tremendo
terremoto del 1887, a un’acqua dalle rinomate proprietà (in molti ancor oggi
continuano a fare la fila per abbeverarsi e far scorta alla”Fontana Vecchia”) e
a un panorama che a 360 gradi ° abbraccia mare (lo specchio di Bordighera fino alle acque francesi, compresi gli aerei di linea e diversi fari) e monti (dalle nostre
vette a larici, castagni e abeti fino alle cime d’oltralpe) fa’ di Bajardo una
meta incomparabile e imperdibile per gitanti e turisti.