Mongelli, Urbani, Ruffini, Spano, Cervetti |
Ecco l'articolo:
SANREMO (IM). Una passione travolgente, uno spazio dove esprimerla,
tanti amici per condividerla ed ora anche un sito ad hoc tutto matuziano
per divulgarla e per cercare nuovi amici adepti. Altro che soporifero e
un pò demodè: gli ingredienti per il successo ci sono tutti e al motto
de “gli scacchi, una palestra per la mente” a Sanremo il nobil gioco degli scacchi è arrivato come un vortice diventando il nuovo trend.
Lo svago con le torri, le regine e i cavalli sta contagiando i
sanremesi, ma non solo, che ne apprezzano sempre di più l’essenza
strategica, intellettuale e sociale sconfessando così la diceria sulla
monotonia e sulla staticità dello storico gioco da tavolo entrato da
qualche tempo anche nella didattica delle nostre scuole rivierasche.
Così basta aggirarsi davanti al bar Mac
Daniel, in via Martiri della Libertà 169, per accorgersi di piccoli
capannelli di appassionati e semplici curiosi. Persone, di tutte le età e
donne comprese, che da 18 anni si ritrovano tutti i giorni nel locale
diventato la loro sede, per allenarsi qualche ora gratuitamente e in
buona compagnia.“Non è un’associazione e nemmeno un club. Siamo solo un gruppo di amici che si divertono provando a misurarsi”- sorride il coordinatore e responsabile di zona Ferdinando Mongelli (istruttore e giocatore Federazione Scacchistica Italiana).
In questi anni la simpatia e a competenza di Ferdinando, per tutti
Nando, ha fatto centro anche nelle aule delle scuole elementari locali
comprovando l’utilità del gioco degli scacchi sia per la sfera dello
sviluppo mentale, che nella formazione del carattere e della coscienza
sociale (sul sito info e contatti).
Dunque, tutti al tavolo delle sfide ed ognuno con la voglia di
vincere, magari pensando al prossimo III Open Week End Corallo imperiese
in programma a novembre: “Almeno 4 o 5 volte alla settimana arrivo qui da Arma – racconta Maurizio Urbani, oggi uno dei veterani dell’allegra combriccola - Mi diverto talmente tanto che talvolta, e non esagero, gli scacchi me li sogno pure”. E poi c’è il giovanotto Angelo Cervetti e l’eclettico Pier Ruffini che prova a non prendersi troppo sul serio “Ricordo
volentieri una mia partecipazione ad un torneo in cui alla fine mi sono
ritirato perché non c’erano più avversari degni di me”.
L’ambiente, si è capito, è più che mai cordiale anche grazie alla professionalità dei titolari del locale Daniele Spano e Rosy
che, se pur non scacchisti per ovvie ragioni di tempo, ammettono una
gran soddisfazione per una realtà in così sempre più ampia espansione e
confermata anche dai frequentatori del sito www.scacchisanremo.altervista.org,
nato a Sanremo proprio pochi giorni fa: in sezioni molto ben
organizzate, oltre a tutte le notizie più generali è possibile trovare
eventi, l’angolo tecnico curato dal maestro I.C.C. sanremese Sergio
Raimondo, le lezioni di scacchi, l’allenamento ed i quiz, incredibili
curiosità storiche e tanti link tematici.
A Sanremo l’epidemia per la scacchiera, che ha preso piede sopratutto
dall’ultima edizione della notte bianca matuziana e la notte nera
bussanese, è ormai in atto. Per chi vuole aggregarsi o semplicemente
sperimentare, il divertimento è assicurato per questo passatempo in cui,
è bene sapere, il 90% è esperienza e solo il 10% pura fortuna.
Una dinamicità di gioco, fissato dai tempi dell’orologio da tavolo
(4+4 ore, 2 ore, semi bliz di 1⁄4 d’ora, bliz di 5 minuti) e una
complessità di mosse che saranno in grado di conferire ad ogni partita
una sorta di emozionante unicità.