Aldo Zunino |
SANREMO (IM). La sua casa è
completamente arredata con le sue opere. E’ l’ottantenne sanremasco Aldo Zunino la cui definizione di
artista gli calza a pennello grazie all’abilità con cui realizza oggetti in ferro battuto.
Meravigliosa la
riproduzione della cantina di suo figlio:
con il tavolo (con tanto di cassetto
estraibile) su cui sono poggiati la caraffa e due bicchieri, con il fiasco e il
vaso di fiori, e poi le sedie, la damigiana (con il tappo), la grossa botte
vicina a quella piccola, il torchio per lavorare l’uva.
Poco più in là si staglia la Lanterna di Genova che, fatta di 365
pezzi di ferro, con le porticine che si aprono e la lucina interna e in cui la
cabina è riprodotta con un vasetto vuoto di marmellata, è alta 66 cm e larga
19, con un peso di 6 kg.
Illuminata anche la Torre Saracena, simbolo storico della
Città dei Fiori, ma dovunque si girino gli occhi si possono apprezzare vere
opere d’arte: l’aereo della 1°Guerra Mondiale,
l’elicottero con i sedili e la cloche,
il mulino a vento con le pale che girano,
l’alzata portafrutta, la barca con i remi (funzionanti), la Torre Eiffel, diversi carretti, la slitta, la bicicletta antica
e il risciò, la piramide egiziana, il pozzo
con il secchio, la biga romana e
ancora, per arredare la sala, svariati candelieri
(uno dei quali prima sua opera 66 anni fa) e porta fiori, la libreria,
il mobile a mensole e il leggio porta foto, lavoro, quest’ultimo,
dettato dal cuore e custodito per questo con riservatezza e amorevole
attenzione mentre, il prossimo lavoro, è un portavasi quadrato in cui prendono forma fiori e foglie e di cui ha
già realizzato le gambe.
Torre Saracena di Aldo |
Una vera dote,
quella di Aldo, un’incredibile abilità manuale che si attua riducendo in tanti
lunghi fili singoli la normalissima rete metallica di ferro (che si usa anche
per recintare i giardini), che lui taglia a misura e poi salda elettricamente
dall’interno passando poi semplice vernice. “Prima
di ogni riproduzione c’è l’importante fase del progetto - racconta orgoglioso
il Signor Aldo - di solito una foto seguita da un mio disegno
ben dettagliato e in grandezza naturale”. E poi, nello scantinato sotto
casa, inizia il lavoro alquanto pignolo fino a che il pezzo risulta soddisfacente.
“Mi sono sempre ingegnato in tutto ma
questa attività particolare tanto che non saprei insegnarla. E’ qualcosa che ti parte da dentro -
dice Aldo che, andato in pensione 23
anni fa dopo 35 anni come facchino all’ex stazione ferroviaria, ha deciso di
dedicarsi completamente al suo hobby. “Per
me tutto è cominciato da ragazzo
quando, in tempo di guerra, prima lavorai come falegname e poi, a 14 anni, come
fabbro per soli due mesi, ma tanto mi è bastato”.
All’idea di una
mostra degli oltre cento pezzi o di venderne qualcuno, Aldo scuote le spalle “Di
mostre non ne voglio fare e non lavoro certo per guadagnarci sopra”. Del
destino dei suoi capolavori poco gli importa. Per lui, e per la moglie Pierina Gelsomino
al suo fianco da 61 anni, non c’è soddisfazione più grande di una lusinga che
semplicemente arriva dal cuore.
Lanterna di Genova di Aldo |