La giornalista Silva Bos e Lorella Castelli |
SANREMO (IM). In quanto imperiese (nata a Oneglia), per Lorella Castelli la possibilità di esporre le proprie opere nella Rassegna Internazionale SanremoArtGallery 2014 che si tiene dal 5 al 25 Giugno nelle sale espositive del famoso Teatro Ariston di Sanremo, rappresenta soprattutto un significato affettivo, sgorgato forse anche dalla lontananza per diverso tempo, negli anni ’80, per sposarsi e vivere a Torino.
Inutile dire: la Liguria ponentina in cui è tornata a vivere, è la sua terra, qui le sue radici.
La sua indole artistica è stata palese
fin dal primo giorno di scuola elementare, quando la maestra chiese ai
piccoli alunni chi di loro avesse saputo disegnare sulla lavagna un
elefante. Lo schizzo di Lorella si rivelò talmente
sensazionale da diventare per un mese richiamo di visitatori da tutto
l’Istituto. Un autentico dono, una rivelazione che a Lorella aprì le
porte di un mondo tutto da scoprire: un percorso che proseguì,
appassionato, anche negli anni successivi, bloccato solo
dall’impossibilità di frequentare il liceo Artistico che, allora aveva
sede più vicina a Savona.
Lasciare i sogni chiusi in un cassetto
rinunciando a una migliore preparazione tecnica fu bruciante sofferenza.
E alla domanda della giornalista Silva Bos che l’ha intervistata ‘ma allora Artista lo si è o lo si diventa, lei non ha dubbi “Lo
si è, questo è certo. Ne è conferma il fatto che quando dopo anni
ripresi in mano carta e matite, fu una rivelazione: il mio stile non
solo non si era sopito, ma, anzi, era cresciuto e maturato con me”.
Le ispirazioni per Lorella sono magia,
un attimo tra lei e il foglio, unico complice e compagno il silenzio
della notte. Ispirazione ma anche casualità, nella capacità di
isolandosi per dar serenità a uno stato d’animo. Un mondo parallelo che,
quando finalmente soddisfatto, lascia svuotato il corpo per dar anima
alla pagina su cui si sono saputi fissare pensieri e interiorità.
Una cultura della cultura che, secondo la Castelli
oggi, probabilmente non ha bisogno di canoni o scuole specifiche perché
le doti personali devono forse avere libertà di espressione, nonostante
negli anni lei abbia avuto modo si sperimentare il mosaico, per ben 16
anni la ceramica, frequentare due atelier, passando pure per corsi di
cartapesta: “Ho realizzato persino prototipi di burattini di cartapesta per un gruppo teatrale”. Pupazzi, questi, tra l’altro poi apparsi per due anni nella pubblicità televisiva della Eni.
Nel suo futuro, la voglia di continuare a
esporre il proprio stato d’animo e farlo arrivare agli altri, in
un’apertura alle occasioni pubbliche iniziata solo nel febbraio scorso,
nell’evento sempre targato SanremoArte2000, ‘ArteInSanremo’. Per lei, esperienza di SanremoArtGallery 2014 - nella sua terra da sempre amata - è finalmente il primo vero trampolino per il suo sogno, la realizzazione di Se dopo una dura vita che molte, troppo volte, l’ha fatta prigioniera.
Nella prestigiosa Rassegna SanremoArtGallery, i suoi quadri ritraggono figure femminili che parlano di stagioni ma anche, come nel caso della ‘Farfalla’, di libertà…libera come ora Lorella si sente davvero.