Silva Bos e Anna Gatto |
Com’è nel su
stile, anche ‘Emozione’ che Anna Gatto
espone alla Rassegna Internazionale
SanremoArtGallery - in svolgimento
fino al 25 Giugno al Teatro Ariston - è un’opera ‘fisica’: si tratta di colore su carta che viene poi resinata,
indurita e attaccata in modo che sembri ‘instabile’ su un foglio di legno
rivestito di altra resina.
La resina è per lei materiale
ricorrente: “rappresenta acqua, il ‘mio’ elemento naturale; - spiega alla
giornalista Silva Bos con la quale
si è intrattenuta per una breve intervista -
secondo me il fondamentale poiché governa gli altri: noi nasciamo nell’acqua,
l’acqua governa il fuoco, l’acqua è nell’aria e l’acqua nutre la terra…è la
vita”
Oltre a ciò che oggi si può
ammirare di lei nella collettiva SanremoArtGallery, Anna Gatto è impegnata nella realizzazione di un altro lavoro
inusuale: una semplice tela ricavata da federe vecchie e ormai stracciate, arricchite da una pittura astratta - dal blu
siamo passato da rosso e giallo - rivestite anche qui da resina. “Uno straccio appeso, senza cornice, senza
limiti…ma è essenza, sono IO”.
All’inizio i
suoi scritti e i suoi disegni li ha sempre buttati nel cestino per vergogna,
accantonando nel tempo questa passione per dare priorità alla famiglia. “Dopo la scomparsa di marito, sono alla
ricerca del mio Sé perduto. - continua - Rimasta sola mi accorsi di non avere nulla: non un titolo di studio, non il cognome… allora
decisi che era arrivato il momento di riscoprirmi, di ritrovare la mia identità”.
E’ stato il vuoto della vedovanza a farle prendere da decisione di
diventare davvero un’Artista, riprendendo in mano tutto quello che aveva
soffocato in oltre 25 anni. Ed è stata un’accelerata artistica incredibile, tra
sperimentazioni e modifiche continue.
Già partecipe
alla collettiva ArteINsanremo firmata nel febbraio scorso sempre da SanremoArte2000,
in questi giorni Anna Gatto è scesa
nuovamente da Novi Ligure, in provincia di Alessandria (Basso Piemonte) nel
desiderio di essere a SanremoArtGallery
come momento di conoscenza e confronto con gli altri artisti. Ma lei guarda già
molto avanti…la sua più grande ambizione? “Andare
alla Biennale di Venezia,
possibilmente gratis perché se non pago significa che qualcuno ha riconosciuto il
mio talento”.