Raffaella Fenoglio |
Ora, riedito, va a ruba anche
come regalo di Natale. Fresco di
ristampa, con una copertina rosso fiammante che ben si addice al momento natalizio,
il libro “Pan e Pumata” di Raffaella Fenoglio ha fatto bingo.
Un tutto esaurito della prima
edizione (Seneca, 2009) che sottolinea quanto questo romanzo sia arrivato ad
emozionare i lettori che oggi stanno facendo passaparola per consigliarlo. Poco
più di un centinaio di pagine, scorrevole nel racconto ed intimo nei contesti, Pan e Pumata è un libro da leggere
tutto d’un fiato.
La prefazione di Pan e Pumata vede un excursus della
giornalista Silvia Neonato sul genere di raccolte di ricette e ricordi che
vanta grandi firme come Alice B.Toklas, che fu per oltre 40 anni amica e cuoca
di Geltrude Stein, Clara Sereni o, più recentemente, la Agnello Hornby. Un volumetto
inoltre arricchito,in questo restyling, da una maggior quantità di foto d’epoca
e di meravigliosi schizzi di Magda Bernini.
“Pan e Pumata è un libro di ricette tradizionali e di ricordi. I miei.
‐ illustra l’autrice ‐ Ovviamente la prima
cosa che ti viene in mente è: ce n’era bisogno? Oppure: un altro libro di
ricette tipiche! O anche: cosa mi interessa elle solite quattro ricette che faceva anche
mia nonna!Tanto per spiegarti perché l’ho scritto ti faccio una domanda:
ricordi le ricette dell’infanzia? L’odore, il sapore, il colore dei cibi che ti
venivano serviti per le feste o quando eri giù di morale, o per una merenda… E
ora riesci a ricordare con la stessa intensità quello che hai mangiato un mese
fa? E dieci giorni fa? Forse un po’ meno.
Molto dello straordinario dei piatti che ci hanno visto crescere è
frutto della condivisione e del sentimento di chili ha preparati per noi, appositamente
per noi, specialmente, particolarmente, espressamente allo scopo che noi li
assaggiassimo. E non solo, dipende anche dalle persone con cui dividevamo quei
pasti, parenti amici,conoscenti, le loro facce, le risate, i commenti. Questo è
il fattore in più, l’elemento x, la sostanza segreta che nessun libro inserirà
mai nella lista degli ingredienti!”
Un gran successo, dunque, e leggendo quelle pagine è facile intuire perché: è quella magica alchimia che interseca e amalgama ciò che oggi è Raffaella
Fenoglio con il sapore antico del suo passato ‐ negli anni ’60, che ritrova
ed esalta le nodali figure e gli affetti della sua famiglia così impregnati di
genuinità e grande spessore umano. Semplici, come nonna Ada e le sue ricette annotate, di fretta, su foglietti
volanti che oggi sono inestimabili perle da custodire.
E quanto semplice e immenso amore
in quel “pan e pumata” che ha
accompagnato i pomeriggi dell’infanzia, sfamando corpo e spirito.
Pan e Pumata è, in breve,
gratitudine profonda e sincera di Raffaella
Fenoglio per suoi genitori e i suoi quattro splendidi nonni: Ada Maria, Emilio e Battista. Per loro
un amore silenzioso che in quei capitoli si fa straripante per condurre ogni
lettore a ritrovare un po’ di se.
Per questo, il libro “Pan e
Pumata” può essere, allora, anche un suggestivo pensiero sotto l’albero di chiamiamo…perché
il Natale è rallentare i ritmi, far tacere i rumori per soffermarsi ad
ascoltare i sentimenti.
E’ricordarsi che, spesso, per dire GRAZIE non è necessario proferire
parola.